“…credo che le persone, salvo rari casi, si guariscano da sole. Hanno solo bisogno di incontrare e frequentare un contesto di opportunità in grado di favorire l’emergere delle loro risorse”
Mauro Scardovelli, giurista e psicoterapeuta
Definizioni
“Il counselor è la figura professionale che, avendo seguito un corso di studi almeno triennale, ed in possesso pertanto di un diploma rilasciato da specifiche scuole di formazione di differenti orientamenti teorici, è in grado di favorire la soluzione di disagi esistenziali di origine psichica che non comportino tuttavia una ristrutturazione profonda della personalita’ (…)”. Ecco la definizione della professione di counselor adottata dal CNEL e trasmessa dalla SICo (Società Italiana di Counseling).
Nel counseling viene meno la figura di paziente che affida il suo malessere ad un terapeuta ed emerge invece quella di cliente, ovvero di colui che, vivendo un momento di difficoltà, si rivolge ad un professionista per individuare nuovi modi di risposta miranti ad un più elevato stato di Benessere. È stato Carl Rogers con la “Terapia centrata sul cliente” (1951) ad ufficializzare questo nuovo orientamento diffusosi negli Stati Uniti nel corso degli anni ’60.
Un’altra definizione di Counseling precisa che il Counselling è l’uso professionale, e regolato da principi, di una relazione nell’ambito della quale il cliente è aiutato nel processo di una migliore conoscenza di sé, facilitato nell’accettazione dei propri problemi emotivi portando avanti la propria crescita emozionale, inoltre il cliente è sostenuto nello sviluppo ottimale delle proprie risorse personali. Lo scopo finale è di fornire al cliente un’opportunità di vivere in modo soddisfacente ed in base alle proprie risorse.
Cosa è un counselor
Il Counselor si potrebbe definire un “
ascoltatore professionista”
In effetti, la prima competenza fondamentale che un
Counselor deve avere è
saper ascoltare in modo attivo, ossia non interpretare ciò che il proprio cliente dice ma comprenderne la visione senza giudizi personali.
Si tratta di “entrare nei panni” dell’altro senza la pretesa/presunzione di volerne risolvere il problema.
Alcuni
requisiti necessari per l’intervento di aiuto centrato sulla persona (Counseling) consistono in:
- Autenticità
- Accettazione incondizionata dell’altro
- Profonda comprensione empatica
Il counselor quindi oltre ad essere un provetto ascoltatore fa in modo che attraverso la qualità intensa e senza interferenze personali del suo Ascolto la persona possa trovare le sue proprie risorse interiori per migliorare la realtà presente, in un’ottica di recupero ed espansione delle potenzialità individuali.
Cosa fa il counselor
Il Counselor quindi, aiuta il cliente a trovare dentro di sé le risorse per aiutarsi, senza MAI sostituirsi all’altro nell’atto importantissimo di prendere la responsabilità di fare le proprie scelte.
Tuttavia, questo non produce nel cliente la sensazione di essere abbandonato a se stesso.
Anzi è vero il contrario! Il Counselor cerca di comprendere empaticamente i vissuti del proprio interlocutore… ed è proprio grazie a questo tipo di comprensione che, chiunque si rivolga ad un Counselor, ha la chiara sensazione di essere ascoltato e compreso veramente.
Inoltre, questa sensazione di comprensione produce nel cliente un progressivo rilassamento man mano che egli verifica, quasi con sorpresa, di non essere giudicato né etichettato dal Counselor.
In sintesi, il counseling è un’attività professionale che utilizza delle procedure specifiche per il sostegno e l’orientamento. Sostegno perché una persona, già nel ricevere un ascolto di qualità, si sente anche sostenuta.
Quante volte avvertiamo il bisogno di trovare una persona che ci ascolti? Tuttavia, nella frenetica società di oggi, purtroppo non è così facile come potrebbe sembrare. …Ecco perché i servizi di counseling sono sempre più richiesti.
Ma perché non è così facile essere ascoltati? O meglio: perché non è facile trovare
un vero sostegno in una relazione d’ascolto?
Certamente si può ricorrere agli amici, e guai a togliere gli amici, ci mancherebbe! Tuttavia, l’amico cosa fa spesso? Ti dà un consiglio ancora prima di averti ascoltato (un consiglio che magari non avevi chiesto), oppure esprimere un giudizio.
Quindi chi chiede aiuto si trova nella condizione di preoccuparsi dell’altro (ossia di colui che, in teoria, dovrebbe aiutarlo), nel momento in cui
è distratto dalla paura di essere giudicato. Questo per dire che chi chiede aiuto a volte non si sente totalmente libero…
Perciò, trovare un Counselor in grado di accettare e sostenere l’altro
in maniera incondizionata risulta, effettivamente, essere un sollievo.
Il Counselor, inoltre, favorisce l’
autostima del proprio cliente dimostrandogli il suo ottimismo rispetto alle capacità del proprio interlocutore di utilizzare e potenziare le risorse necessarie per raggiungere i propri obiettivi.
A questa abilità di base, che deriva dagli insegnamenti di
Carl Rogers, il Counselor può affiancare poi in maniera eclettica altre caratteristiche, quali quella di aiutare la persona nello sviluppo delle sue
abilità specifiche
Tra i vari
benefici del counseling possiamo annoverare, sinteticamente, i seguenti:
- Prendere decisioni con maggiore decisione e chiarezza
- Migliorare le proprie competenze relazionali e comunicative
- Migliorare la conoscenza di sé e l’autoconsapevolezza
- Imparare a gestire lo stress
- Superare momenti di difficoltà transitori
- Gestire e superare problemi di natura non psicopatologica
Corsi e incontri di Counseling sia individuale che di gruppo
- Assertività e Autostima – training di assertività
- Comunicazione efficace
- Gestione dei conflitti
- Leadership
- Consulenza vocazionale
- Ambito socio educativo: genitori e ragazzi